Il cosiddetto ddl Fiano si propone di introdurre nel Codice Penale italiano il reato di propaganda fascista prevedendo la reclusione da 6 mesi a 2 anni per chi dovesse essere colto in flagrante. Misure che saranno ancora più dure se la propaganda fascista dovesse avvenire sul web anche per mezzo di diffusione di immagini e simboli legati al partito fascista. In particolare, l’articolo 293-bis punisce chi è colto “nella propaganda di immagini o contenuti propri del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco ovvero delle relative ideologie, anche solo mediante la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni che raffigurino persone, immagini o simboli chiaramente riferiti a tali partiti o ideologie; nel richiamare pubblicamente la simbologia o la gestualità del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco ovvero delle relative ideologie. Costituisce aggravante del delitto (aumento di un terzo della pena) la propaganda del regime fascista e nazifascista commessa attraverso strumenti telematici o informatici. L’aggravante riguarda quindi sia i siti internet con contenuti di propaganda delle ideologie fasciste e nazifasciste sia il merchandising online dei gadgets e degli altri beni chiaramente riferiti”.

Un provvedimento così ampio che colpirebbe anche le vignette dei francobolli emessi durante il periodo nazi-fascista che, come ben sappiamo, furono utilizzati quale mezzo di comunicazione di massa e propaganda politica. Ritratti in primo piano di Mussolini, stilizzazione del fascio, motti e citazioni del Duce compaiono in maniera sistematica su centinaia di francobolli, cartoline e buste postali di quegli anni. Oggetti oggi ricercati e collezionati da tantissimi filatelici che si troverebbero potenzialmente in una posizione con rilevanza penale.

Ma i soggetti colpiti non si limiterebbe ai soli collezionisti. Portali web come eBay e Delcampe raccolgono oggi
migliaia di annunci e immagini degli oggetti proposti da venditori e collezionisti. Tali siti potrebbero essere citati in giudizio qualora non dovessero rimuovere immediatamente l’immagine del francobollo ritraente Benito Mussolini o la cartolina contenente uno dei motti della propaganda fascista. Impatti economici non trascurabili anche per gli esperti di settore che difficilmente potranno includere nelle proprie pubblicazioni, cataloghi d’asta o listini pezzi di quegli anni.

Già nel 2010 ci eravamo occupati di come Delcampe non mostrasse gli annunci pubblicati digitando i nomi di “Mussolini” o “Hitler” nel motore di ricerca. Nessun filtro era stato invece riscontrato nel caso l’utente ricercasse i nomi di altri dittatori del secolo scorso come Stalin o Mao Tse Tung.

Grande fermento ha suscitato la proposta di legge di Emanuele Fiano anche nel mondo politico: decisamente contrari alla proposta il Movimento 5 Stelle e Lega Nord che l’hanno giudicata incostituzionale e “demenziale”; favorevole invece il Partito Democratico che la ritiene doverosa per aggiornare la legge Scelba scritta 65 anni fa che non poteva prevedere i mezzi di comunicazione oggi disponibili con l’avvento di internet.

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Le autorità degli Stati Uniti hanno vietato infatti al commerciante, il signor Ray Robbins, di vendere e acquistare francobolli con clienti e fornitori della Corea del Nord. Il divieto è divenuto effettivo a partire dal 9 Aprile.

Lo scorso mese, gli Stati Uniti hanno annunciato l’embargo nei confronti dello Paese asiatico dopo le crescenti minacce verso le nazioni occidentali dal dittatore nord-coreano Kim Jong Un.

Contrariato da un simile divieto, Ray Robbins ha dichiarato ai giornalisti: “E’ un fatto davvero ridicolo. Vendo tramite eBay la maggior parte delle mie collezioni a utenti nordcoreani con grande soddisfazione dei miei acquirenti. Ma ho ricevuto una email da eBay, il sito di aste online, il quale mi comunica che il Governo americano ha vietato qualsiasi compravendita di francobolli o monete da lì.”

“Sembra davvero incredibile – continua il commerciante – che una minaccia nucleare, a migliaia di chilometri di distanza da qui, potrebbe avere qualcosa a che fare con i miei francobolli.”

Nell’ultima settimana, i collezionisti di tutto il mondo si sono affrettati a effettuare gli ultimi ordini e ad acquistare francobolli emessi dalla Corea del Nord prima che il divieto entrasse in vigore il 9 aprile. Il francobollo dedicato al 64° compleanno di Kim Il Sung è stato il più richiesto.

Questo il messaggio di eBay inviato al commerciante filatelico: “La politica di eBay vieta la vendita della maggior parte degli oggetti che provengono dalla Corea del Nord a causa delle sanzioni imposte dal Dipartimento dell’Ufficio del Tesoro degli Stati Uniti. Pertanto, a partire dal 9 aprile 2013 non potremo più permetterle l’inserimento di annunci di francobolli, monete o banconote provenienti dalla Corea del Nord.”

fonte: theargus.co.uk

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Dopo la pubblicazione dell’articolo Delcampe si da la mazza sui piedi, molti di voi ci hanno contattato chiedendoci il motivo della frase “lascia perdere Delcampe e inserisci la tua inserzione su Ebay”. Oggi effettueremo un confronto sulle tariffe di inserzione praticate dai due colossi delle aste online: eBay e Delcampe.

Immedesimandoci in un piccolo collezionista filatelico, che ha il desiderio di cedere i propri francobolli in eccedenza e completare le serie in suo possesso, decidiamo di attivare due account base: uno su eBay e l’altro su Delcampe.

Il sito americano ci offre la possibilità di inserire gratuitamente fino a 75 inserzioni al mese senza alcuna commissione in caso il nostro oggetto non venga venduto. Se invece la nostra inserzione ha avuto un acquirente, eBay tratterrà per sé il 9% del valore raggiunto dall’oggetto a fine asta.

Al contrario Delcampe non applica alcuna limitazione mensile sulle inserzioni inserite offrendole ai propri iscritti in maniera gratuita. Anche sulla piattaforma francese, non dovremmo preoccuparci di alcuna commissione nel caso in cui il nostro oggetto risultasse invenduto. Se invece l’asta si dovesse chiudere, Delcampe applicherà una commissione del 5,50% oltre alla nuova tariffa di €0,15.

La commissione sulla vendita potrebbe risultare pertanto più bassa su Delcampe ma in realtà non è proprio così. Come semplici collezionisti, le nostre inserzioni riguardano francobolli con un valore economico modesto, diciamo non superiore a €10 per inserzione e quei €0,15 fanno la differenza.

Il grafico sotto riportato mostra l’andamento delle commissioni applicate da eBay (in rosso) e Delcampe (in blu) all’aumentare del valore finale dell’oggetto venduto (asse orizzontale).

Come è facile osservare, le commissioni applicate da eBay risultano molto più basse rispetto a Delcampe per inserzioni con valore finale fino a €4,25. In questo punto le due curve si intersecano per poi divergere nuovamente sancendo Delcampe la piattaforma più economica per inserzioni con prezzo maggiore di €4,25.

Il grafico pertanto conferma in maniera netta la frase riportata ad inzio articolo. Per un piccolo collezionista filatelico che abbia voglia di completare la propria collezione cedendo francobolli di modesto valore, converrà inserire la propria inserzione su eBay o creare lotti di più pezzi fino a superare la soglia dei €4,25.

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E’ questa in estrema sintesi la conclusione alla quale siamo arrivati a seguito delle modifiche tariffarie di Delcampe. Il noto sito d’aste francese ha infatti deciso di scoraggiare la messa in vendita di francobolli di modesto valore instaurando una tariffa fissa di €0,15 per ogni oggetto venduto.

Tale balzello creare difatti una barriera all’ingresso per tutti coloro che hanno sempre visto Delcampe quale luogo di incontro tra piccoli collezionisti che intendono cedere le proprie eccedenze e completare le proprie collezionisti con il pezzo mancante. E spesso il pezzo mancante di una serie filatelica è un francobollo comune dal valore commerciale di pochi centesimi.

Tale decisione è stata presa da Delcampe per “limitare la messa in vendita di oggetti di troppo piccolo valore o di scarso interesse. Siamo pienamente consapevoli che questa tipologia di oggetti può far contenti numerosi collezionisti, ma sono davvero tanti nelle varie categorie. Inoltre, i nostri server si appesantiscono sempre più, le ricerche sono più lente e la consultazione del sito parecchio fastidiosa per gli acquirenti.”

A nostro parere una grande società che intende crescere nel settore dell’e-commerce e sfidare colossi come eBay, Amazon e Google Merchant non può nascondersi dietro a delle presunti difficoltà tecniche oggi banalmente affrontabili in un mondo orientato al cloud computing e al big data.

Affermare che qualche migliaio di inserzioni possono mettere in ginocchio un’intera piattaforma informatica significa ignorare i milioni di utenti ospitati sui server di Facebook, le milioni di inserzioni presenti oggi su eBay o le migliaia di app gratuite scaricabili dall’Apple Store. Questo non è, a nostro avviso, lo spirito giusto per affrontare un mercato agguerrito come quello attuale. E il mercato spesso non perdona…

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Affinché si possa identificare una diversa tiratura in una emissione, è sufficiente la modifica, anche temporanea, di uno dei caratteri che concorrono alla stampa del francobollo. Adottare un tipo di carta differente, modificare la qualità della colla, sostituire il retino di stampa o variare la composizione degli inchiostri sono solo alcuni degli esempi più ricorrenti che generano una nuova tiratura nella medesima serie filatelica.

Proprio quest’ultimo caso sembra interessare il minifoglio dedicato ai 15 vini italiani DOCG. Nella foto è possibile osservare le due tirature. La prima, acquistata durante le giornate di Milanofil, presenta un inchiostro giallo scuro, con evidenti striature verticali brunastre. La seconda tiratura, appartenente ad un lotto differente, è stampato con un inchiostro giallo paglierino molto chiaro e luminoso, donando all’intero minifoglio un aspetto più pulito e vignette nitide.

Attualmente non siamo in grado di definire i volumi stampati nelle due tirature e pertanto una eventuale maggiore rarità di una delle due versioni.

E’ possibile però ritenere che la tiratura del minifoglio dei vini in versione giallo paglierino sia posteriore a quella brunastra, forse una correzione in corso degli inchiostri utilizzati per la stampa dei francobolli.

Nella foto a sinistra il francobollo appartenente alla prima tiratura, più scura e striata, a destra alla seconda con colori più chiari e stampa più nitida.

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Emesso durante l’ultima edizione di Milanofil, il minifoglio è stato distribuito a macchia di leopardo negli uffici postali e tuttora risulta non disponibile in intere regioni italiane.

La sua tiratura complessiva, pari a 1.000.000 di esemplari, potrebbe risultare insufficiente dal momento che i collezionisti di francobolli con codice a barre ricercano sia l’esemplare singolo che il minifoglio intero. Questo comportamento rischia infatti di creare tanti minifogli monchi di alcuni esemplari.

Ma dopo l’errore di una fustellatura parziale riscontrato su un nostro esemplare e descritto nell’articolo Minifoglio francobolli vini, varietà o errore, siamo entrati in possesso di un minifoglio rifilato in maniera imprecisa. Ricordiamo che con il termine rifilatura si indica il processo di taglio dei grandi fogli interi contenenti i valori bollati per ridurli alle dimensioni di un singolo foglio che verrà poi posto in vendita.

Ebbene, come è possibile osservare dalla foto in basso, il bordo del minifoglio dei vini italiani è spostato decisamente a destra tanto da far ricadere il nome del disegnatore sul limite di taglio. Tale scritta risulta inoltre leggermente sbavata forse a causa di una cattiva asciugatura dell’inchiostro nero.

Il minifoglio composto da 15 francobolli diversi con la dicitura del nome del disegnatore spostate a destra è disponibile sin da ora nel nostro negozio eBay nel formato di asta libera con prezzo di partenza di soli €0,99.

Nei prossimi giorni vi mostreremo le due diverse tirature che interessa sempre l’emissione dei vini italiani DOCG.

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Tutto iniziò nell’Ottobre 2008 quando Poste Italiane decise di inserire sul bordo di ciascun foglio emesso della serie “Giornata della filatelia” e il “Festival internazionale della filatelia” un piccolo codice a barre accanto ad un solo valore, quasi fosse una normale appendice.

Tale soluzione è stata adottata da Poste Italiane per meri vantaggi contabili grazie all’uso dei lettori ottici, così come accade per qualsiasi prodotto acquistato al supermercato. Dapprima tale valore ha incontrato l’indifferenza dei più, quasi disturbasse la bellezza di una vignetta con una etichetta “tecnica”.

Col passare delle settimane però sono comparse le prime inserzioni su Ebay e Delcampe ritraenti il francobollo con il codice a barre. Domanda e offerta si incontrano, giorno dopo giorno, a prezzi sempre più elevati superando i €150 per alcuni valori del 2008 come il Corriere dei Piccoli. D’altronde la reperibilità di tale pezzo unico su ciascun foglio non è delle più semplici. Difficilmente l’impiegato dello sportello spezza un foglio intero per recuperare il francobollo con il codice a barre. Inoltre, come è facile immaginare, la tiratura dello stesso è assai ridotta essendo pari al numero dei fogli stampati. La tiratura infatti si aggira intorno ai 70-80 mila esemplari. Considerando che la tiratura ufficiale del famoso Gronchi Rosa è di soli 79 mila esemplari, il gioco è fatto.

Dopo oltre 6 mesi di attesa abbiamo deciso di occuparci anche noi della nuova collezione di francobolli con il codice a barre, senza però giudicare tale forma così come è nello spirito di questo sito web.

La novità più importante è un certo riconoscimento ufficiale di questa nuova collezione nel settore filatelico da parte degli addetti ai lavori. La conferma ci viene data dall’uscita dei fogli di aggiornamento della Marini dedicati appunto a tutte le emissioni dei francobolli con codice a barre avutesi dal 2008 al 2010.

Pertanto già da oggi potete seguire alcune inserzioni riguardanti francobolli con il codice a barre nel nostro negozio Ebay e nei prossimi giorni anche ulteriori articoli di approfondimento e voce ai vostri commenti.

L'articolo Francobolli con codice a barre: nuova collezione? sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.

Gli aumenti decorrono già dalla giornata di domani 1 Gennaio 2011 e riguardano le tre zone estero.

Il costo per l’invio di una busta in prioritaria in Europa fino a 20 grammi passa da €0,65 a €0,75 con un aumento del 15 percento. Più sostanzioso è l’incremento del costo di spedizione per la stessa busta negli altri Paesi del mondo come USA, Giappone o SudAfrica: dai €0,85 si passerà agli €1,60 con un aumento del 90 percento. Perfetto raddoppio della tariffa invece per la zona dell’Oceania: si passa da €1,00 a €2,00.

La speranza è che all’aumento deciso di tali tariffe corrisponda un pari miglioramento della qualità del servizio offerto.

Per tali motivi siamo costretti ad aggiornare le Condizioni di vendita con le nuove tariffe per l’estero rimanendo tuttavia molto contenuti in quanto includono già tutte le spese accessorie di imballaggio e confezionamento.

L'articolo Aumentano le tariffe per spedire all’estero sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.

In questi primi mesi di attività del sito www.francobolliefilatelia.com abbiamo ottenuto tanti successi e, grazie anche alle vostre segnalazioni e richieste, pubblicato tante informazioni, curiosità e approfondimenti sulla filatelia italiana e non solo.

Nelle prossime settimane anche i nostri negozi online, qui nella Pagina Prodotti, su Delcampe e Ebay, verranno arricchiti con tanti nuovi francobolli, partendo dal Regno d’Italia fino ai giorni nostri.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti voi!!

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Se le vostre esigenze non si sposano con le offerte presenti sui nostri store online Delcampe e Ebay e nella Pagina Prodotti, potete chiederci di procurarvi composizioni particolari (quartine angolo di foglio, fogli interi, strisce, bordi di foglio, etc.) o anche tessere filateliche, cartoline o folder se previsti nel programma di Poste Italiane.

Inviateci la vostra richiesta tramite il modulo Contattaci e vi risponderemo nel più breve tempo possibile. Il costo verrà saldato solo successivamente a disponibilità accertata e preventivo di spesa confermato da parte vostra.

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