Quelli che andavano al tabaccaio a comprare un francobollo…
A complicare le cose è stato sicuramente l’aumento delle tariffe, ma già da tempo i tabaccai delle città non hanno più i valori bollati.
Sembra piuttosto paradossale ma quante volte è capitato di aver bisogno di un froncobollo per spedire una semplice lettera o cartolina e rendersi conto che gli storici tabaccai ti rimandano addirittura in posta ad acquistarli!
Un articolo del 27 Febbraio de ‘Il sole 24 ore’ sollevava questo strano problema in concomitanza dell’aumento delle tariffe di 10 centesimi sulla spedizione di lettere e cartoline.
Più in particolare si affrontava il caso di quei pochi tabaccai in possesso ancora dentellati dal valore di €0,60 ma sprovvisti del taglio di 10 centesimi utile a raggiungere la nuova tariffa standard di Poste Italiane.
Anche Giovanni Risso, presidente della Fit –Federazione italiana tabaccai – è consapevole della grave carenza diffusa in tutta Italia: molto spesso i francobolli neanche ‘arrivano’ ai tabaccai, privando di fatto un mercato che, per fortuna, ancora esiste.
Quei pochi rivenditori di valori bollati con rimanenze di dentellati dall’ormai scorso valore di €0,60, non hanno i piccoli tagli per implementare il costo della spedizione, accusando così l’Istituto Poligrafico IPZS di non stamparne e diffonderne abbastanza.
È vero, la corrispondenza epistolare sta vivendo un periodo di crisi soprattutto tra le nuove generazioni, sembra davvero siano passati i tempi in cui si riuscivano a vedere i magnifici e coloratissimi fogli di valori bollati anche nel rivenditore sotto casa.
E’ naturale che l’era digitale porti via le tradizionali abitudini ma ostacolare ancor di più la possibilità di recarsi al tabaccaio del quartiere e acquistare un francobollo per spedire una lettera, produce davvero forte malinconia.
La speranza è che ci sia una forte spinta da parte della FIT a sviluppare un sistema che coinvolga tutti i tabaccai d’Italia ad acquistare i dentellati ed evitare che si rimandi direttamente in Posta o, ancor peggio, ad utilizzare quelle terribili etichette adesive come se fosse un valore bollato come lo conosciamo noi filatelici!
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