La filatelia sciopera contro i cataloghi

Da alcuni giorni in diversi circoli filatelici non si parla d’altro: le quotazioni dei francobolli presenti nei cataloghi filatelici sono irreali rispetto al mercato reale.

Tale situazione, palese agli occhi di tutti i collezionisti, è stata illustrata dal Presidente del Club della Filatelia d’oro italiana, sig. Emanuele Gabbini, il quale ha individuato una possibile soluzione: scioperare.

Si, proprio come succede sempre più spesso nei diversi settori economici, è stato paventato il ricorso ad uno sciopero anche per il settore del collezionismo filatelico. Un anno di stop quindi. Bloccare la pubblicazione dei nuovi cataloghi per migliorare la loro qualità e completezza di informazioni e adeguarsi alle reali quotazioni del mercato filatelico.

Nessuno striscione quindi né poliziotti a scortare un corteo manifestante, ma semplicemente una iniziativa che sensibilizzi gli editori a fare un mea culpa, ad evitare le speculazioni su un hobby sano che rischia di scomparire per le delusioni che possono celarsi dietro l’angolo.

E’ proprio questo il pericolo che il Club della Filatelia d’oro italiana vuole scongiurare. Sempre più spesso accade che il collezionista si trovi tra le mani francobolli di elevato valore ma che, se è fortunato, riuscirà a vendere solo al 20% del valore di catalogo.

La situazione si capovolge quando lo stesso collezionista si reca in un qualsiasi negozio filatelico: gli verrà proposto bellissime serie filateliche ad un prezzo in linea o poco meno del valore stampato nello stesso catalogo.

Queste situazioni, secondo l’analisi fornita dal Presidente del Club della Filatelia d’oro italiana accresce nel collezionista un senso di sconforto e disorientamento circa il reale valore della propria collezione.

Da parte nostra crediamo che la provocazione lanciata dal Club della Filatelia d’oro italiana sia giusta e merita un completa adesione per il bene della filatelia. Convertire il catalogo filatelico da semplice listino prezzi a preziosa fonte di informazioni non è semplice e necessita prima di tutto di una reale sensibilizzazione degli stessi editori.

Fonte: clubfilateliaoro.it