Il francobollo con codice a barre più raro…finora
Il 10 Ottobre 1862 venne inaugurata a Torino la Corte dei conti del Regno d’Italia.
Istituita con la legge n.800 del 14 agosto 1862 affinché vigilasse sulle amministrazioni dello Stato, Poste Italiane ne celebra i 150 anni della sua istituzione con l’emissione di uno speciale francobollo.
La vignetta del dentellato raffigura la sede della Corte dei Conti in Roma, vista dal cortile interno, dove è collocata la statua di Camillo Benso conte di Cavour, opera realizzata da Antonio Rossetti nel 1880.
Dal valore facciale di €0,60, il francobollo dedicato alla Corte dei conti ha una tiratura complessiva di 2.600.000 raccolto in fogli da 50 esemplari.
In ciascun foglio è presente un solo esemplare di francobollo con codice a barre posizionato sul lato destro tra il quarto e il quinto francobollo.
Tali caratteristiche lo rendono il francobollo con codice a barre più raro finora emesso con soli 52.000 esemplari disponibili in totale.
Hai già letto della eccezionale novità riguardante la riproduzione di questa emissione su lamina d’argento? Ecco l’articolo Esclusivo: Poste Italiane annulla il valore dei francobolli in argento
Se si considerano diversi gli stessi francobolli con barre a destra o sinistra, in alto o in basso, allora i meno numerosi sono i seguenti:
12-7-2011 Compasso d’oro 30mila destra + 30mila sinistra
23-7-2011 Turistica: Tarvisio 40mila alto + 40mila basso
23-7-2011 Turistica: Sirolo 40mila alto + 40mila basso
23-7-2011 Turistica: Sepino 40mila alto + 40mila basso
23-7-2011 Turistica: Bosa 40mila alto + 40mila basso
26-8-2011 Mastrogiurato Lanciano 30mila destra + 30mila sinistra
31-3-2012 Fracchie 50mila destra + 50mila sinistra
7-12-2012 ‘Ndocciata di Agnone 50mila destra + 50mila sinistra
12-1-2013 Carnevale Fano 50mila destra + 50mila sinistra
4-2-2013 Carnevale Termitano 50mila destra + 50mila sinistra
Per non parlare dell “giornata della filatelia” del 12-10-2012 che ha lo stesso codice su 2 valori diversi 40mila a dx + 40mila a sx.
In sostanza c’è da sbizzarrirsi con i “barre”.
Cordiali saluti.
Raffaele CASCONE