Francesco Coco e Vittorio Occorsio vittime del terrorismo
Oggi come 40 anni fa, poco pare essere cambiato per i magistrati italiani che lottano contro la criminalità organizzata.
Poste Italiane omaggia con un francobollo, disponibile da lunedì 9 Maggio, la figura di due magistrati assassinati dalle Brigate Rosse e dal terrorismo di estrema destra: Francesco Coco e Vittorio Occorsio.
Nel 1974 il magistrato Francesco Coco si oppose al rilascio degli otto detenuti ex-militanti del Gruppo XXII Ottobre per la liberazione del giudice e amico Mario Sossi (sequestrato dalle BR), nonostante il parere favorevole della Corte d’Assise d’Appello di Genova. Per tale motivo, il magistrato fu assassinato l’8 giugno 1976 a Genova, insieme ai due agenti della scorta (il brigadiere di polizia Giovanni Saponara e l’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana), a colpi di rivoltella e mitraglietta Skorpion a pochi passi dalla sua abitazione.
Vittorio Occorsio si occupò delle indagini sulla Strage di Piazza Fontana contestando a Pietro Valpreda l’omicidio di quattordici persone e il ferimento di altre ottanta. Fu il primo magistrato a occuparsi anche della loggia massonica segreta denominata loggia P2 e a indagare sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del Sifar. Fu ucciso da Pierluigi Concutelli a Roma la mattina del 10 luglio 1976, colpito da raffiche di mitra mentre si recava in ufficio con la sua auto.
La vignetta del francobollo raffigura, rispettivamente a sinistra e a destra, i ritratti dei magistrati Francesco Coco e Vittorio Occorsio, vittime del terrorismo nel 1976.
Appartenente alla serie tematica “il Senso Civico”, il francobollo dal valore facciale di €0,95 è stampato in 800mila esemplari e raccolto in fogli da 28 pezzi ciascuno. Due i francobolli con codice a barre presenti in ciascun foglio intero, posizionati lungo il bordo laterale destro.
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