Due foglietti per ricordare il Titanic
A 100 anni dal naufragio più famoso della storia anche la filatelia vuole ricordare la sciagura del Titanic.
La storia, la conosciamo tutti: il grande transatlantico nasceva con l’obiettivo di collegare l’Inghilterra agli Stati Uniti ma questa ambizione venne tragicamente infranta al viaggio inaugurale partito da Southampton e diretto a New York il 10 Aprile del 1912.
Un crudele destino – o un atteggiamento di eccessiva sicurezza e leggerezza da parte dei menbri dell’equipaggio – ha voluto scrivere nella storia quel viaggio finito tragicamente in acque gelide la notte tra il 14 ed il 15 Aprile.
Le poste del Canada e delle Isole di Man hanno realizzato dei foglietti per commemorare il centenario.
Il Canada ha emesso un foglietto formato da quattro francobolli raffiguranti la vista frontale della grande nave. Sullo sfondo dei francobolli superiori c’è raffigurata la rotta interrotta in pieno Oceano Atlantico mentre nella coppia inferiore del foglietto vi sono in primo piano le grandi eliche.
Le Isole di Man hanno invece realizzato sei francobolli che ripercorrono le emblematiche fasi di questa storia partendo da una foto dello splendente transatlantico al porto di partenza, a seguire il comandante del Titanic, Edward John Smith, poi ancora una scialuppa in mare aperto con i naufraghi ed infine le prime pagine di giornali che descrivono il disastro avvenuto.
Le sorelle “olympic” (Olympic e Titanic) avevano un equipaggio di circa 900 persone (500 addetti ai passeggeri, 325 ai motori e solo 66, tra cui il capitano e 7 ufficiali di coperta, alla navigazione). Nel maggio 1911, al suo primo viaggio per l’America, l’Olympic nel porto di Manhattan bloccò e quasi affondò sotto la poppa il rimorchiatore O.L. Halenbeck. Nel settembre dello stesso anno nel porto di Southampton la gigantesca nave (la cui dote principale non era evidentemente l’agilità) venne a collidersi con l’incrociatore corazzato Hawke. I due comandanti erano rispettivamente Edward J. Smith (comandante dal dubbio curriculum e che sarebbe passato alla storia come il comandante del Titanic) e Frederick Blunt della Royal Navy. Seguì un processo che attirò l’attenzione dei media e che ebbe una sentenza fumosa e compromissoria emessa il 19 dicembre 1911. Quel che contò fu che la White Star dovette pagare per l’errore di navigazione del proprio pilota. Una macchia che la White Star decise di cancellare il più presto possibile. La White Star non ebbe mai la fama di essere una compagnia con un codice professionale ed etico a prova di sospetto, e infatti un’altra delle leggende (o illazioni) sulla compagnia in questione riguardava la possibilità che ad affondare il Titanic fosse stato qualcuno della White Star stessa, dal momento che la nave era coperta un’assicurazione ultra-milionaria.