Tecnologia e Filatelia: odio o amore?

Sul sito web del The Washington Times è stato pubblicato un interessante articolo, dal titolo “Tech lets stamp hobby stick around”, sulle ripercussioni della tecnologia informatica su una forma di collezionismo “tradizionale” come quello filatelico.

L’autore dell’articolo, il sig. Mark A. Kellner, evidenzia come l’utilizzo sempre più massiccio delle mail abbia di fatto ridotto notevolmente l’uso della corrispondenza cartacea mettendola seriamente in crisi. Basta notare come il numero degli iscritti all’American Philatelic Society (APS) si sia ridotto a circa 38.500 membri rispetto al record di 50.000 di qualche anno fa.

Ma la domanda è: la tecnologia ha portato qualche vantaggio al collezionismo filatelico e ai collezionisti di francobolli?

Secondo l’autore dell’articolo la risposta non può che essere affermativa. Numerosi portali web mettono a disposizione dei propri iscritti, previa registrazione a pagamento, fogli d’album pre-formattati pronti per la stampa, cataloghi online e testi di approfondimento. Tutti i maggiori editori inoltre, basti pensare al nostro Unificato e allo Scott, provvedono a realizzare una versione digitale del proprio catalogo filatelico evitando all’acquirente di acquistare voluminosi cataloghi cartacei.

Come non citare poi i tanti forum filatelici che accolgono i collezionisti di tutto il mondo. Vere miniere di informazioni, incubatrici di idee e confronti tra i competenti del settore aiutano senza ombra di dubbio chi si è avvicinato da poco alla filatelia e necessita di consigli pratici da chi è più esperto.

Ai siti web a carattere informativo, la tecnologia informatica ha creato anche mercatini di compravendita virtuali, in grado di competere e per alcuni preferire a quelli tradizionali. Portali quali Ebay e Delcampe sono solo gli esempi più eclatanti di come l’acquisto, anche di francobolli rari e costosi, si sia spostata su piattaforme telematiche.

La tecnologia ha apportato sicuramente tanti vantaggi ai collezionisti per conoscere, scambiare, acquistare e catalogare i propri francobolli ma certamente non facilita un loro uso postale.

Fonte: The Washington Times